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13° On the road dedicato al mio amato west America, dedicato a quei paesaggi selvaggi e incontaminati che adoro di più…e quindi via valigia alla mano al ritmo di musica country dal midwest fino alla California attraverso gli stati del Tennessee, Colorado, Utah, Wyoming, Arizona, New Mexico, Nevada e California…questi gli ingredienti esplosivi di questo emozionante on the road che anche quest’anno ho vissuto in solitaria a stretto contatto con gli usi e costumi Americani.

Come di consueto iniziamo con un po’ di numeri: 31 giorni, 35 tappe, 8 stati e 6.221 miglia (10.011 km) on the road!!!


NASHVILLE - Tennessee 19-20/07

Al quarto posto tra le città più visitate in America c’è Nashville the music city, qui dove la musica country è nata e ancora vive a pieno ritmo.

Nashville è tutto un concentrato di locali dove si può mangiare e ascoltare musica country…tutta la città è incentrata sul mito del country e la via principale la Broadway è un via vai di gente che salta da un locale all’altro per ascoltare buona musica. Da non dimenticare poi un giro al museo del country pieno di oggetti storici,  cimeli di studi di registrazione ed oggetti personali di star del country come la macchina d’oro di Elvis Presley o i vestiti di concerti di Taylor Swift oltre alle prime incisioni originali in studio…per poi finire nella wall of fame dove c’è una raccolta di dischi d’oro e di platino dei più grandi cantanti. Devo dire che questa città mi ha colpito molto, qunado l’ho inserita nelle tappe di quest’anno ero un po’ titubante se ne fosse valsa la pena, ma se capitate da queste parti è assolutamente da visitare…non è una grossa città ma qui si respira proprio il clima del west anche se ci troviamo ancora nel mid-west.


DENVER – Colorado 21/07

Da Nashville prendo un volo interno per Denver…giusto il tempo di ritirare la mia auto che mi accompagnerà nel mio 13° on the road in USA!!! Un veloce giro in centro, una sosta per mangiare un ottimo hamburger di bufalo (famoso qui a Denver) e poi riposo perché l’indomani comincia l’on the road attraverso le montagne del Colorado verso Grand Junction.


GRAND JUNCTION/ COLORADO NATIONAL MONUMENT – Colorado 22/07

Giornata dedicata alla visita del Colorado National Monument che pur essendo un parco meno conosciuto come sempre non delude…canyon vertiginosi si alternano a monoliti, mesa e buttes altissimi…questo luogo ti mette in pace con il mondo…questo profondo silenzio ti libera la mente…

In questo parco non ci sono trail per scendere sul fondo del canyon, ma solo piccole camminate per avvicinarsi ai bordi o ai monoliti.


MOAB – Utah 23-24/07

Si riparte verso Moab…adoro questa cittadina immersa nel rosso fuoco delle montagne dello Utah…quest’anno ci sono tornato per spingermi un po’ oltre alla classica visita di Arches o Canyonlands, quest’anno ho deciso di lanciarmi nelle più selvagge avventure che questi parchi hanno da offrire, e allora dopo essere tornato a salutare il maestoso delicate arch prendo l’auto e mi lancio sulla Potash Road.

Questa strada collega la cittadina di Moab a Canyonlands, ma non è una strada normale è un off road bello tosto (percorribile solo con 4x4 o comunque un high clearance )con tornanti che sfiorano i precipizi del canyon...ma il paesaggio che ho visto attraversando questa strada non lo si vede da nessuna parte in Canyonlands. Avevo addocchiato questa strada qualche anno fa visitando la sezione di Island in the sky di Canyonlands e li mi ero ripromesso che l’avrei fatta interamente e così è stato, per fortuna non ho incrociato molte macchine perché ci sarebbe stato da ridere a passare in due da quei tornanti stretti ai bordi del precipizio.

Il giorno seguente con l’adrenalina a mille decido invece di aggregarmi a un tour al tramonto in hammer dentro il Devil’s backbone…esperienza fantastica arrampicarsi sulle rocce in hammer…poi il tramonto da il suo tocco magico all’escursione. Emozionante questa spina del diavolo!!!


ROCK SPRINGS – Wyoming 25/07

Dallo Utah risalgo fino a Rock Springs…questa è più che altro una tappa intermedia verso la destinazione finale che sarà lo Yellowstone National Park. A 12 miglia da questa cittadina però qualcosa di magnifico da vedere c’è e sono le dune di Killpecker…la seconda più vasta area di dune al mondo dopo il Great Sand Dune in Colorado!

A queste dune si arriva dopo uno sterrato in mezzo al nulla in perfette condizioni di circa 25 miglia…ma una volta arrivati davanti a queste immense dune la voglia è solo quella di scalarle.


YELLOWSTONE  - Wyoming 26-27/07

Era dal ben lontano 2007 che non mettevo più piede a Yellowstone e ne sentivo un po’ la mancanza…

Primo giorno dedicato alla zona dell’ Old faithful, è sempre emozionante vedere eruttare questo vulcano che regala spettacoli naturali ogni ora e 30 minuti, poi cena e mi reco al mio Lake lodge cabin prima che faccia buio visto che questi bungalow sono sparpagliati in mezzo al bosco e non vorrei avere qualche strano incontro notturno con lupi, coyote o addirittura orsi. Il giorno successivo è interamente dedicato al parco con la visita ai più famosi e colorati geyser fino ad arrivare al mio preferito il Grand Prismatic con i suoi accesi colori che quest’anno ho potuto ammirare nella sua interezza anche dall’alto…uno spettacolo della natura!!! Lo Yellowstone è talmente grande che il tempo vola qui…per andare da una parte all’altra del parco ci vogliono circa 2 ore di auto, ci sono anche diversi trail in mezzo al bosco (con allerta orsi) ma per farli bisognerebbe restare qui una settimana mentre i geyser sono tutti accessibili tramite delle passerelle in legno onde evitare di ustionarsi con l’acqua sulfurea.


SALT LAKE CITY – Utah 28/07

Ripartendo dallo Yellowstone miro verso sud per tornare nello Utah e Salt Lake City diventa una tappa intermedia d’obbligo se non si vogliono fare 10 ore di auto in un giorno…nel pomeriggio un po’ di relax e di shopping non me le leva nessuno…devo recuperare le forze per i prossimi intensi giorni tra le rosse montagne dello Utah!!!


SNOW CANYON & SAND HOLLOW STATE PARK – Utah 29-30/07

Oggi avrei dovuto percorrere interamente la splendida Cottonwood canyon road dopo averci rinunciato l’anno scorso per via una perturbazione ho deciso di riprovarci quest’anno, ma anche questa volta un violento temporale si sta abbattendo su queste montagne, quindi essendo uno sterrato molto instabile e attraversato da vari wash con pericolo flash flood diventa impassibile quando bagnata.

Deluso per l’ennesimo “buco nell’acqua” mi reco verso la mia prossima meta St George dove il giorno successivo visiterò due piccoli state park poco conosciuti prima lo Snow Canyon e poi il Sand Hollow.

Partendo dallo snow canyon decido di fare il trail di 12 km per i famosi Three Ponds…il 90% del trail è composto da dune di sabbia senza un filo d’ombra e quindi arrivo morto a queste pozze che però danno solo il meglio di se quando sono piene d’acqua, così secche sono dei semplici buchi nella roccia…comunque tutto il percorso regale un panorama stupendo di queste montagne!!!

Tornato all’auto ho ancora un po’ di energia per il breve trail dentro il Jenny’s canyon...praticamente è un corto slot canyon dove all’interno ho pure un primo incontro con una tarantola!!! Ritornando all’auto faccio una piccola deviazione verso le dune pietrificate e poi via verso il secondo parco il Sand Holow. Questo più che un parco è una recreation area una miniatura di Lake Powell…stupende rocce rosse e dune di sabbia che si tuffano nel lago che in questo caso è naturale e non artificiale come Lake Powell che invece è un canyon allagato. Comincia a fare tardi è l’ora di ripartire verso appunto Page e il Lake Powell!!!


PAGE – Arizona 31/07 – 01/08

Page è proprio il paradiso per gli amanti dei parchi Americani…da qui si possono fare una marea di escursioni dal Lake Powell, all’Antelope Canyon, Horseshoe bend e molte altre… Quest’anno ho deciso prima di tornare al mio amato lower Antelope Canyon che è sicuramente meno affollato del più grande Upper dove per camminare devi farti spazio tra l’orda di turisti, poi avrei voluto fare anche il Whater slot canyon ma per questioni di tempo (anche meteorologico) ci ho dovuto rinunciare, pazienza sarà un occasione per tornarci!! Il giorno seguente è totalmente dedicato alla navigazione dell’enorme Lake Powell…un profondissimo canyon allagato che è diventato meta turistica per gli amanti degli sport acquatici e non solo…si estende per 300 km (658 km 2) presenta 3.057 km di costa ed è profondo 170 metri, dopo tre ore di navigazione finalmente si arriva ai narrow che portano allo spettacolare Rainbow Bridge…ovvero l’arco naturale più grosso al mondo!!! Luogo di culto per la tribù Navajo il Rainbow Bridge è raggiungibile unicamente in barca, poi attraccati nella dock un breve trail di 20 minuti porta sotto questa maestosa scultura della natura!! Inutile descrivere l’emozione provata!!! Dopo 2 ore di sosta si risale sul battello per il ritorno a Page tra le meravigliose rive e paesaggi del Lake Powell.


COAL MINE CANYON/BLUE CANYON – Arizona 02/08

Questa è una giornata che non dimenticherò facilmente… Si parte destinazione Coal mine canyon e Blue Canyon per poi spostarsi dall’Arizona al New Mexico per una visita alla Shiprock ispirato dal film “The Host”.

Dopo essermi procurato i vari permessi dalle tribù indiane mi reco verso il coloratissimo Coal Mine Canyon e fino a qui tutto bene…poi mi lancio alla ricerca del più vicino Ha Ho Gen Canyon e imboccando una sterrata mi accorgo che la strada non è quella giusta, ma degli indiani incontrati per strada mi comunicano che quella strada avrebbe portato al Blue Canyon e visto che lo avevo in programma decido di proseguire su questo strerrato apparentemente in buono stato…infatti dico apparentemente perché dopo poco si nota subito che non è la strada “convenzionale” seppur sterrata per raggiungere il canyon…profonde buche sabbiose, torrenti con acqua e fango…questo quello che ho dovuto affrontare, ma il mio 4x4 stava reggendo bene…arrivato al Blue Canyon infatti mi accorgo di essere più nell’ala ovest del canyon che al centro ma ormai è troppo tardi per tornare indietro e il cielo non prometteva bene. Quindi scatto qualche foto e proseguo cercando di uscire dal canyon prima dell’arrivo di un bel temporale…dando un occhio al gps vedo che a circa 15 miglia dovrebbe esserci una statale allora via verso l’uscita un po’ preoccupato perché non essendo una via principale non avevo incontrato nessuna macchina dalla mia partenza, purtroppo la strada è ancora bruttissima e a un certo punto la mia macchina mi lascia...si impianta con il muso in un profondo buco sabbioso e rimane sospesa su tre ruote! E qui il panico totale, più tentavo di tirarla fuori (con sassi e qualsiasi cosa trovata nei dintorni) più la macchina si sotterrava nella sabbia fino a sprofondare. Naturalmente sperso in mezzo a montagne di dune e deserto il cellulare non prende, cercando di reagire al panico controllo il gps che mi dice che a circa 6 km c’è la famosa statale allora sotto fulmini e pioggia mi incammino in cerca di aiuto sperando di non essere fulminato visto che ero in una zona aperta…dopo circa un ora di cammino incontro una “casa” sperduta in mezzo a queste montagne (forse io vedo troppi film horror, ma sembra veramente l’inizio di un film hollywoodiano come wrong turn) e mi precipito a chiedere aiuto o almeno la possibilità di poter fare una telefonata…attraverso il loro cancello che citava “Jesus love you” e qui ho pensato”forse è un segno”! All’interno cinque indiani molto pittoreschi e un po’ sballati mi accolgono e mi tranquillizzano e dopo poco tempo mi accorgo per fortuna di non essere passato dalla padella alla brace. Caricano le loro pale sul pick-up e mi accompagnano all’auto e poco dopo riescono a liberare le ruote e a permettermi di ripartire…ringraziando calorosamente i miei salvatori finalmente riesco ad uscire da questa maledetta strada e tiro un sospiro di sollievo perché poteva andare molto peggio!!!

In poche ore arrivo a Shiprock e mi godo uno splendido tramonto sul monolite riserva indiana degli Apache. Giornata impegnativa…appena arrivo a Farmington cena veloce e poi crollo nella stanza del mio motel.


SEDONA – Arizona 03-04/08

Prima di arrivare a Sedona faccio una piccola deviazione nella cittadina di Window rock sempre in Arizona…giusto per ammirare appunto il Window rock un bellissimo arco naturale tra le rosse rocce. E a proposito di rocce rosso fuoco eccomi a Sedona una delle mie cittadine immerse nella natura preferite qui in Arizona…qui a Sedona appena entrati ci si sente subito in pace con il mondo…sarà tutta quest’aria new age di questa città, sarà che è immersa e mimetizzata tra queste montagne, sarà per il votex…

Sedona possiede un’infinità di trail tra queste montagne tutti ben tenuti. Decido di cominciare con un bel trail di 5.2 miglia che comprende Aerie e Cockscomb nella zona di dry creek a west e qui in questo splendido tragitto purtroppo mi tocca letteralmente saltare (con la pelle d’oca) un serpente a sonagli che mi si è piazzato sulla mia strada e come se non bastasse pure sotto l’auto al parcheggio mi trovo una bella e grossa tarantola, cominciamo bene!!!

Il giorno seguente come prima cosa mi aspetta l’arrampicata verso la Cathedral Rock dove dall’alto si ha una vista spettacolare su due delle vallate nei dintorni…questa è una vera e propria arrampicata “a mani nude” fino alla vetta!!!

Stanco ma con ancora tanta voglia di esplorare quest’area mi reco al trail per il Devils Bridge…qui durante la lunga arrampicata verso il ponte naturale conosco Deb di Seattle con cui condivido questa magnifica esperienza che una volta arrivato non mi fa pentire di aver percorso tutte quelle miglia sotto il sole…il Devil’s bridge è decisamente spettacolare e immenso.

E’ l’ora di pranzo, quindi torno alla civiltà nella cittadina di Sedona per rifocillarmi e recuperare un po’ di energie che ben presto riconsumo prima nel trail di Baldwin e poi in Broken Arrow... arriva la sera quindi via di corsa verso l’airport road per godermi e ricaricarmi di energia per vivere…ed ecco aprirsi ai miei occhi il famoso Vortex, dire spettacolo è veramente limitativo!!! E anche questa sera alla fine ho pure un altro incontro con una tarantola grossa quanto una mano…e basta però…

Conti alla mano qui a Sedona ho percorso ben 21 Km di arrampicate e ne avrei fatti altrettanti se avessi avuto più tempo, visto che i trail qui sono a centinaia sarà un occasione per tornare in questo splendido luogo!


WATSON LAKE/ROUTE 66 – Arizona 05/08

Oggi le mie gambe gridano aiuto, ma no problem lo avevo previsto quindi la giornata è dedicata agli spostamenti in auto…destinazione Las Vegas per tre giorni di relax ma non prima di qualche sosta prima al Watson lake (lago formato da rocce giallastre che sembrano proprio delle dita che si pucciano dentro al lago) e poi un po’ di route66 passando prima per la Kitsch Seligman tempestata di targhe, manichini e tutti i possibili cimeli della mother road…e visto che era ora di pranzo mi fermo per un hamburger allo storico snow cap dove il tempo sembra essersi fermato e si respira ancora quell’aria libertina che solo la route66 sa offrire. Prima di arrivare alla meta percorro ancora un pezzo di mother road fino a Kingman che in realtà a differenza di Seligman ha ben poco da offrire ai viaggiatori se non un’antica e maestosa locomotiva a vapore.


LAS VEGAS – Nevada 05-07/08

Infine arriva la parte rilassante della vacanza anche se a Las Vegas facendo avanti e indietro per lo strip se ne macinano anche qui di chilometri se poi si fanno i conti con il caldo soffocante del deserto del Nevada…

Shopping e relax a parte il giorno successivo lo dedico a una gita fuoriporta alla ricerca della Little Finland…a parte un po’ di disorientamento iniziale per via che bisogna percorrere in auto una strada sterrata e sassosa sul letto di un fiume che in estate è secco arrivo finalmente a queste sculture della natura che sembra state modellate da un artista…si madre natura!!! Visto il caldo soffocante non si resiste tanto sotto il sole del deserto e nel pomeriggio torno a Las Vegas e mi preparo per la nottata nella sin city!


AREA 51 – Nevada 08/08

Bye bye Las Vegas…alla prossima…ormai lo sai che tornerò…

Oggi imbocco la extraterrestrial highway andando a caccia di alieni alla scoperta dell’area 51…il paesaggio nei dintorni è immenso e non c’è veramente nulla per centinaia di chilometri…solo qualche devil’s dust (piccole trombe d’aria che si formano nel deserto) spezzano la vista a 360° del deserto. Passando per l’Alien research center scopro che è chiuso nonostante il cartello all’ingresso dica il contrario allora proseguo fino a Rachel dove praticamente gli abitanti si contano sulle dita di due mani…però qui è d’obbligo una visita al pittoresco little alè inn dove mangio un hamburger (non tanto buono in realtà) e compro qualche souvenir extra-terrestre ;-) Con la pancia piena mi reco alla mitica black mailbox e poi mi lancio in questo lungo sterrato verso la back gate dell’area 51 fino ai cancelli dove le ormai famose scritte ricordano che è zona super segreta militare e che le guardie sono autorizzate a sparare a vista se si oltrepassa la linea…direi che ho visto abbastanza, faccio due foto (che in realtà non si posso neanche fare) e U-turn verso la hwy375…ho ancora 3 ore di auto nel nulla cosmico prima di arrivare a Mammouth Lakes in California dove pernotterò prima di entrare l’indomani nello Yosemite National Park.


YOSEMITE NATIONA PARK – California 9-10/08

Entrando da Tioga pass percorro tutta la strada (con un’infinità di soste fotografiche) fino al Capitan alle Yosemite falls e infine al Glacier point dove qui la vista dall’alto su tutto il parco e a dir poco fantastica! Disceso poi nella Yosemite valley non posso non andare a visitare l’hotel, quello che è stato il set di uno dei miei film horror preferiti “shining”. L’indomani invece mi attende il trail di 28 km e 10 ore circa per sfiorare la vetta dell’half dome…dico sfiorare perché purtoppo non potrò accedere al climb dei cavi per l’ultimo miglio che arriva proprio sulla punta non avendo vinto la lotteria tre mesi prima e nemmeno il secondo tentativo il giorno prima…però devo dire che tutto il percorso/arrampicata seppur faticoso e massacrante è scenografico dal primo all’ultimo miglio. Distrutto e con i piedi a pezzi mi trascino fuori dal parco, l’indomani si parte per San Francisco.


SAN FRANCISCO – California 11-12/08

La città sulla baia, la sempre splendida San Francisco (la mia quarta volta qui e non mi stancherò mai di visitarla) con salite e discese ripide, il suo Golden Gate, tutti i suoi quartieri strambi, le bellissime casette vittoriane e la sua prigione di massima sicurezza Alcatraz che quest’anno ho deciso di visitare. Quindi via prendo il battello per l’isola di Alcatraz, entrato nella prigione l’audioguida mi illustra tutte le celle dei detenuti più pericolosi d’America e quelle della grande fuga con tunnel scavati con solo l’uso di un cucchiaino. Dall’isola infine si ha una splendida vista della città.


PACIFIC COAST HIGHWAY – California 13/08

Si riparte discendendo la California da San Francisco a Los Angels via Pacific Coast Highway…la mitica US1. Tra spiaggie di surfisti, scogliere mozzafiato, cascate, leoni marini e pure Balene che ho visto dalle altissime scogliere…ogni curva di questa strada è panoramica mi sarei fermato a ogni miglio a scattare foto, ma la strada è lunga…in serata devo raggiungere San Luis Obispo per una sosta intermedia e riprende l’indomani fino ad LA.

Comunque non sono mancate le mie soste a Half Moon bay, alla caratteristica Monterey dove ho mangiato dello squisito wild salmon, alla scenografica 17 mile drive, Carmel, alla cascata sulla spiaggia della Mcway falls e ai ponti altissimi sospesi sul mare del Big Sur, a Morro bay, Pismo beach e Santa Barbara prima di arriva alla mia LA.


LOS ANGELES – California 14-16/08

E anche quest’anno sono tornato nella ormai mia città LA…e anche quest’anno LA significa fine della mia 13° avventura in USA…non prima però di aver percorso la mitica Mullholland drive con i suoi panorami sulla city e non prima di aver visto il tramonto dal Griffith park, questo è un must qui a Los Angeles!

Perché quest’anno questo “on the road” mi sembra volato via più velocemente del solito? Anche quest’anno ne ho viste di cose spettacolari in USA, e anche quelle riviste vissute con un spirito diverso, con una luce diversa, con una vista diversa mi hanno riempito il cuore e gli occhi! Qualche piccolo imprevisto prima o poi doveva capitare ma con la grande generosità e gentilezza che contraddistingue come sempre gli Americani li ho superati a testa alta ed ora ho un bagaglio in più da portare con me per il prossimo on the road…per il mio USA 2015…si perché non posso, non riesco a staccarmi da questi magnifici e immensi paesaggi che solo l’America sa dare…a presto e ricordatevi che le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone…





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Country music & more west

Ed eccomi arrivato al mio 13° “on the road” in USA!!!

Quest’anno sono partito dalla citta’ dove e’ nata la musica country nashville, poi da denver attraversando gli archi del colorado national monument mi sono lanciato nel piu’ selvaggio west tra archi di color rosso fuoco e profondi canyon fino ad arrivare ad ammirare i mille colori e la potenza di uno dei miei parchi preferiti “yellowstone” per poi tornare ad esplorare un po’ di utah e addentrarmi nella terra indiana dei navajo poi in new mexico in quella degli apache e infine in arizona per riprendere un po’ di energia e forza vitale a sedona. Ma non e’ finita qui...c’e’ stato spazio anche per il tratto piu’ kitsch della route 66 in arizona fino ad arrivare nella sin city las vegas per poi andare alla caccia di alieni nell’area 51. In questo viaggio non e’ potuta mancare la california prima con la conquista della vetta dell’ half dome nello yosemite e poi partendo da san francisco discendendo la mitica pacific highway la us1 tra vertiginose scogliere e immense spiagge californiane fino alla mia amata los angeles.


ITINERARIO:

1:   NASHVILLE (Tennessee)

2:   DENVER (Colorado)

3:   COLORADO NATIONAL MONUMENT (Colorado)

4:   MOAB / ARCHES (Utah)

5:   CANYONLANDS (Utah)

6:   ROCK SPRINGS/KILLPECKER DUNE (Wyoming)

7:   YELLOWSTONE NATIONAL PARK (Wyoming)

8:   SALT LAKE CITY (Utah)

9:   COTTONWOOD CANYON ROAD (utah)

10: SNOW CANYON STATE PARK (Utah)

11: SAND HOLLOW STATE PARK (Utah)

12:  PAGE / LOWER ANTELOPE CANYON (Arizona)

13:  RAINBOW BRIDGE  (Arizona)

14:  BLUE CANYON (Arizona)

15:  COAL MINE CANYON (arizona)

16: SHIPROCK (New Mexico)

17: WINDOWS ROCK (New Mexico)

18:  SEDONA / OAK CREEK (Arizona)

19:  WATSON LAKE / PRESCOTT (Arizona)

20:  SELIGMAN / ROUTE66 (Arizona)

21:  KINGMAN / ROUTE66 (Arizona)

22:  LAS VEGAS (Nevada)

23:  LITTLE FINLAND (Nevada)

24:  EXTRATERRESTRIAL HWY / AREA 51 (Nevada)

25:  YOSEMITE NATIONAL PARK (California)

26:  SAN FRANCISCO (California)

27:  PACIFIC HIGWAY: MONTEREY - CARMEL - 17        MILE DRIVE - BIG SUR MORRO BAY - HALF        MOON BAY - SAN LUIS OBISPO - SANTA        BARBARA (California)

28:  LOS ANGELES (California)

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